10 Lug

BE ART BE PART
La forza dell’arte per l’inclusione giovanile

Le città sono nuclei di persone che corrono in molte direzioni diverse.
Rimanere indietro con il fiatone è facile, soprattutto per tantissimi bambini e ragazzi che rischiano di scivolare ai margini urbani, come se non fossero cittadini né del presente e né del futuro.

I numeri degli studi sociali di emarginazione giovanile nelle città sono chiari: minori in povertà, giovani neet, ragazzi che hanno nella scuola l’unico aggancio con la società ma che proprio la scuola non sempre riesce a coinvolgere e a trattenere.

La città è e dev’essere spazio sociale di tutti, anche dei più giovani, perché “la città che si chiude ai propri figli diventa povera, distrugge i germogli della propria crescita” (cit. Cesare Moreno, educatore).

Questo rischio è vissuto dalla maggior parte delle città italiane, a cui Genova non fa eccezione con le peculiarità proprie di alcune zone cittadine tra centro storico e periferie.

Ma come ridurre il senso di isolamento dei nostri ragazzi?
Come attivare l’energia dei giovanissimi, per far sì che chi vive situazioni difficili non soccomba ma anzi inizi a sentirsi parte viva della propria città?

Be Art Be Part, progetto di inclusione sociale e culturale in cui Il Laboratorio è attivo in partnership con altri enti, vuole rispondere proprio a queste domande, trovando nell’arte e nelle forme artistiche di narrazione la principale risorsa.

Per attivare l’energia dei ragazzi, per non soffocarla e per stimolarla occorre aiutarli ad esprimersi, raccontandosi agli altri e offrendo vero ascolto.
Ogni persona ha necessità di sentirsi unico e irripetibile e la dimensione della propria unicità riesce solo se riusciamo a raccontarci agli altri in una viva relazione.

L’arte, in questa necessità di comunicarsi e di comunicare, riesce a ricoprire un ruolo preferenziale e centrale nella dimensione sociale d’inclusione urbana.

Be Art Be Part è nato nel 2021 con questa consapevolezza.
In due anni sono stati coinvolti più di 200 ragazzi che hanno partecipato a 6 tipologie di laboratori diversi (fotografia, videomaking, mappatura del territorio, narrazione, field recording e produzione musicale) e 1000 ore di attività culturali.
Hanno avuto modo di mappare 6 luoghi diversi della città, scattare oltre 600 foto e filmare circa 1200 minuti di video, registrando inoltre decine di rumori ambientali e incidendo 6 brani musicali.

Non solo. Hanno, infatti, anche organizzato iniziative e passeggiate culturali coinvolgendo a loro volta altri giovani ad esplorare nuovi luoghi per sviluppare un occhio critico e uno sguardo nuovo sulla vita cittadina e su se stessi.

Tutto questo ha portato i partecipanti di Be Art Be Part a narrarsi in relazione alla propria dimensione urbana, a sviluppare nuove competenze, ma soprattutto a incrementare il sentirsi parte attiva della città.

L’inclusione sociale generata attraverso i percorsi artistici, in cui gli educatori hanno accompagnato i ragazzi, si è estesa a tutta la cittadinanza con la realizzazione della mostra “Be Art Be Part in mostra” (attiva a Palazzo Ducale dal 4 al 28 Luglio 2023).
Inoltre è stato realizzato un museo diffuso a cielo aperto attraverso l’art catching caccia al tesoro che sfruttando le tecnologie digitali offre a tutti, turisti e residenti, di visitare il centro storico di Genova scoprendone ricchezze e valori.

Be Art Be Part è un progetto realizzato da Palazzo Ducale (capofila), Il Laboratorio, MadLab 2.0, Forevergreen fm, Vittorio Emanuele – Ruffini e cofinanziato da Alfa agenzia regionale per il lavoro la formazione e l’accreditamento.